L’invenzione dell’apparato telefotografico Roster-Mariani (1895)
è da attribuirsi, come si evince dal nome, al Professore Giorgio Roster, che
ideò la disposizione delle lenti del teleobiettivo, e all’Ingegnere Geografo
Mariani cui venne affidato il disegno dell’apparato. La sua costruzione
può essere inserita nel contesto storico-filosofico del positivismo, corrente
di pensiero che, tra le sue peculiarità distintive, promuoveva lo studio
scientifico e l’applicazione dei suoi principi a tutte le branche della
conoscenza.
Giorgio Roster (Firenze, 1843-1927) si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1864, presso la Regia Università di Pisa e dal 1866 collaborò alla Cattedra di Chimica applicata alla Fisiologia e alla Patologia dell’Istituto di Studi Superiori di Firenze. Dotato di forte vocazione sperimentale, Roster ricorse infatti all’uso della fotografia, come essenziale ausilio per la ricerca scientifica e per la didattica. Il notevole materiale bibliografico e fotografico prodotto da Roster, oltre a dimostrare la sua varietà di interessi, rappresenta una testimonianza di rilievo fondamentale della cultura scientifica ottocentesca.
Il teleobiettivo, componente principale dell’apparato telefotografico, fu invece inventato da Francesco Negri nel 1880, adattando uno speciale cannocchiale ad una macchina fotografica, e costruito da Koristka di Milano; pertanto venne denominato teleobiettivo Negri-Koristka.
Nessun commento:
Posta un commento