Visualizzazione post con etichetta J. H. Dallmeyer Ltd. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta J. H. Dallmeyer Ltd. Mostra tutti i post

23 dicembre 2020

# 28 La sintesi finale

 







L'apparato telefotografico (# 1; # 19) è uno strumento capace di ingrandire e ritrarre oggetti e soggetti a notevole distanza, esso rientra nella famiglia delle macchine da presa con teleobiettivo (# 14), ossia un obiettivo la cui lunghezza focale è superiore a 80mm. 

Il suo principio di funzionamento si risolve in un sistema di lenti (# 16)  che variando la loro posizione reciproca (# 5) accrescono l'immagine dalle dimensioni visibili ad occhio nudo sino a quelle consentite dall'obiettivo, a scapito però, di una ridotta luminosità, fenomeno dell'ottica che può essere ridimensionato riducendo la profondità di campo; infatti nel film Barry London  di Stanley Kubrick (# Stanley...), venne usato un teleobiettivo molto luminoso per la sua tipologia e perciò con una corta profondità di campo, che non consentiva agli attori di muoversi, poiché le figure sarebbero risultate fuori fuoco. Un ulteriore curiosità: in alcune scene del famoso film Rear Window (1954) di Alfred Hitchcock,  il protagonista utilizza la sua macchina fotografica con teleobiettivo per spiare i suoi vicini di casa (# 12), inoltre tale strumento è il primattore di molti fumetti (# 21). Esiste una leggenda in virtù della quale gli oggetti e le persone risultano molto più vicini del reale per via di una magia e non di un teleobiettivo o di un fenomeno fisico, si tratta del mito della Fata Morgana (# 7), i cui poteri soprannaturali si manifestano spesso nello Stretto di Messina.

Le lenti, componente cardine di un teleobiettivo, e dalla cui bontà di fattura dipende la qualità dell'immagine, sono realizzate generalmente con due tipologie di vetro il crown glass al boro ed il flint glass al silicato di Piombo (# 26); le origini di tale materiale (# 8), versatile e di ampie applicazioni, sono da ricercarsi nella Mesopotamia intorno al 3° millennio a.C., per evolversi successivamente in Egitto, civiltà da cui ho identificato il simbolo dello strumento, l'Occhio di Ra, (# 6), ed ancora nell'Antica Roma, in Siria, Europa e in tutto il globo. 
Nonostante il vetro fosse noto da millenni, l'invenzione della prima macchina fotografica, la Daguerreotype, è attestata nel 1839; circa quarant'anni dopo, nel 1880 Francesco Negri inventò e Francensco Koristka costruì il primo teleobiettivo, che assunse il nome di Negri-Koristkaunendo un cannocchiale ed un macchina da presa fotografica (# 9). 
Nel 1895, su commissione dell'IGM il Professore Giorgio Roster, in collaborazione con l'Ingegnere Geografo Mariani, progettarono l’apparato telefotografico Roster-Mariani  (# 3;   # 15; # 22 ) che era equipaggiato con il teleobiettivo Roster (# Il prog...)  costruito dall'Ottica Granchi di Firenze (# 11). Roster era un uomo poliedrico, scrisse diverse pubblicazioni sulla fotografia, sul Bullettino della società fotografica italiana (# 10) e la sua influenza nella letteratura è rilevante (# 24), inoltre egli diede vita ad una cospicua raccolta di telefotografie (# Camp... ;   # Roma...), tra cui talune raffiguranti le cupole del Vaticano, ritratte anche su dei francobolli (# 18).
L'Istituto Geografico Militare (# 20) diede l'incarico della costruzione di tale apparato poiché era necessaria necessaria una strumentazione capace di fotografare dei bersagli tattici distanti e di ritrarre in modo accurato la morfologia del suolo al fine di disegnare una carta topografica del territorio di interesse (# 4). Durante la Grande Guerra l'Esercito Italiano adoperò dei teleobiettivi più moderni per i medesimi scopi (# La Gran...), e contestualmente vennero pubblicizzate delle macchine fotografiche compatte (# 13); pubblicità divulgata anche negli anni precedenti dall'azienda J. H. Dallmeyer Ltd  che brevettò e costruì diversi modelli di obiettivi fotografici, tra cui dei teleobiettivi (# 17).











12 novembre 2020

# 17 I brevetti



Il teleobiettivo è l'elemento cardine degli apparati telefotografici, ed in particolare anche del Roster-Mariani, perciò vengono presentati dei brevetti che ne dipingono le prime evoluzioni tecnologiche.

Dopo aver condotto un'attenta ricerca, si è giunti all'evidenza che una fra le prime camere con teleobiettivo brevettate fu quella costruita dall'azienda J. H. Dallmeyer Ltd nel 1903.

Il brevetto, citato di seguito, fu pubblicato il 30 Giugno del 1904 con il codice  GB190318132A:



I documenti e disegni originali possono essere qui consultati.










Il 31 Maggio 1917 venne pubblicato il brevetto GB101976A, nel quale venne introdotta una nuova tecnologia mediante cui montare un'apparato telefotografico sugli aeromobili.




I documenti e disegni originali possono essere qui consultati.











05 novembre 2020

# 13 La pubblicità

 L'apparato telefotografico Roster-Mariani venne ideato e costruito per conto dell'IGM "istituto geografico militare", allo scopo di equipaggiare diversi Comandi Militari di tale strumento nella fine dell'800, purtroppo non pare siano reperibili delle sue pubblicità, ma si riportano di seguito due réclame relative ad una macchina da presa fotografica adoperata durante la Grande Guerra.





Réclame pubblicata su ‘La Domenica del Corriere’ n. 26 del 27 giugno - 4 luglio
1915, Anno XVII.





Réclame pubblicata su ‘Illustrazione Italiana’ n° 30 del 25 luglio 1915, Anno XLII.





Si mostrano in basso degli annunci pubblicitari di teleobiettivi costruiti dall'azienda                J. H. Dallmeyer Ltd  a cavallo del 1900.





































La storia dell'azienda J. H. Dallmeyer Ltd  può essere qui approfondita.





Si pubblicano anche degli annunci pubblicitari di teleobiettivi più moderni:





 










Sitografia: